Usciamo
dall’autostrada verso le 22.30 di un caldo venerdì sera. Una
manciata di minuti prima, all’autogrill, il cemento mi scotta le zampe e l’erba
bruciacchiata non mi invoglia a fare la sosta di cui avrei bisogno prima di
riprendere il tragitto che ci porterà a destinazione.
Due ore e mezza
circa, da Milano fino a raggiungere il B&B Filosofia della quotidianità
(che recensirò QUI). Un pò di traffico, certo, ma niente a che vedere con il
precedente viaggio a Bibione. In confronto, questa è una passeggiata anche per
me che sono abbastanza sofferente ai percorsi in auto. Ci diamo appuntamento
con Elisa, la proprietaria del B&B, perchè raggiungere la Filosofia della
Quotidianità non è affatto semplice, soprattutto di sera. Lei ci aspetta
pazientemente al cancello con suo marito e fin da subito si mostra in tutta la
sua cordialità che l’accompagnerà per il resto dei due giorni in cui saremo
ospiti presso di loro.
Con la loro auto, ci
indirizzano lungo i giusti sentieri: abbastanza scoscesi e sterrati. E’ buio ma
ci accorgiamo di passare un fiumiciattolo, sostituiamo l’aria condizionata con
quella fresca che entra dai finestrini e, come per magia, non boccheggiamo. Ci
mettiamo un pò per raggiungere la destinazione; sicuramente senza il loro aiuto
ci saremmo persi.
Tutto intorno a noi, i rumori della notte. Versi di civette,
di grilli, di rane e di qualcos’altro di non ben definito, ci accompagnano
lungo il tragitto fino a che non la scorgiamo come una punta luminosa nel buio:
è lei, la nostra casetta.
Avete presente la tipica casetta del bosco, quella
delle fiabe che vi siete sempre immaginati nei racconti della nonna? Noi ce
l’avevamo davanti ai nostri occhi. Piccolina ma immensa in tutta la sua
particolarità.
Io sono felice e
curiosa, continuo a correre e ad annusare ovunque, mi rende entusiasta il fatto
di avere un giardinetto tutto per me, che va al di là dei confini della mia
immaginazione. Io sono una cagnolina di città, non pretendo solitamente più che
un pezzo d’erba mal gestita, ed ora mi ritrovo in paradiso.
Giusto il tempo che i
bipedi sistemino armi e bagagli e mi ritrovo insieme a loro in un lettone a
fantasticare su quelle che saranno le nuove avventure che ci aspettano questo
week end e totalmente ignara, mi addormento grazie al conciliante suono delle
rane che gracchiano in sottofondo.
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